
6-8 agosto 2025, a Brindisi , Hiroshima Day, con Gaza nel cuore.
Mostra su Hiroshima, dibattiti, film.
In occasione dell’80esimo anniversario delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, l’Archivio Storico Benedetto Petrone-APS, in collaborazione con l’Associazione YEAHJASI!, lo SANTA spazio culturale, la Biblioteca del vicolo, Case di Quartiere Brindisi, Animax, CineCortile /Universo di stelle, intende proporre a Brindisi, nei locali dell’exConvento di Santa Chiara( via Santa Chiara n 2 pressi Duomo), una tre giorni di mostre, dibattiti e proiezioni di film , che abbiano come tema la richiesta del disarmo nucleare mondiale, lo stop alla corsa agli armamenti, fermare immediatamente la strage continua di Palestinesi a Gaza.
In occasione dell’80° anniversario del bombardamento atomico su Hiroshima e Nagasaki, Brindisi ospita una tre giorni di memoria, denuncia e riflessione collettiva.
L’iniziativa “Hiroshima Day – con Gaza nel cuore” nasce dal desiderio di ricordare una delle più grandi tragedie della storia umana, per confrontarla con ciò che oggi accade sotto i nostri occhi: la devastazione di Gaza, dove l’umanità intera sembra essere stata nuovamente messa a tacere.
Il programma si apre martedì 6 agosto alle ore 18:30 con l’inaugurazione della mostra documentaria “Cronaca di un bombardamento atomico – Hiroshima e Nagasaki”, seguita da un dibattito aperto al pubblico (ingresso libero).
Alle 21:00, nel cortile dell’ex convento, proietteremo il film “Oppenheimer” all’interno della rassegna CineCortile (ingresso con contributo di €3,00).
Durante l’evento, verrà donata alla Biblioteca del Vicolo una copia del libro Oppenheimer.
Grazie alla collaborazione con La Locanda del Porto sarà possibile cenare con una pizza, bere una birra fresca e sostenere la ricostruzione di un ospedale a Gaza attraverso la GazaCola.
La mostra resterà aperta al pubblico anche il 7 e l’8 agosto(8:30–12:00 e 16:00–19:00), con la presenza di personale esperto disponibile per visite e approfondimenti.
Perché oggi Gaza?
Perché oggi Gaza è ridotta a un deserto di cenere e dolore, come Hiroshima 80 anni fa. Gli orrori che vediamo, i civili mutilati, i bambini affamati, i rifugi sotto attacco, ricordano le immagini dei sopravvissuti alla bomba atomica.
Non possiamo ignorare il grido della storia che si ripete.
Non possiamo restare in silenzio.
Info e prenotazioni:
WhatsApp o telefono: 380 584 6315 – 0831 156 1076
o su Eventbrite: https://www.eventbrite.it/…/hiroshima-day-brindisi-con…
Evento promosso da:
Archivio Storico Benedetto Petrone APS • Santa Spazio Culturale • YEAHJASI • Biblioteca del Vicolo
BILANCIO MOSTRA
Analisi dati, bilancio e implementazioni future della mostra “Hiroshima Day con Gaza nel cuore” a Brindisi.
A distanza di una settimana dalla conclusione della mostra “Hiroshima day con Gaza nel cuore” tenutasi a Brindisi nei giorni 6-7-8 agosto 2025, presso l’exConvento di Santa Chiara, l’analisi dei dati sull’affluenza dei visitatori, della loro provenienza e l’interazione avutasi con essi, ci mette in grado di trarre alcune positive conclusioni.
I dati sull’affluenza
Sono circa duecento i visitatori che hanno visitato la mostra e sono oltre 130 coloro che hanno apposto la firma sul registro d’ingresso, cui vanno aggiunti altri 40 che per motivi tecnico-organizzativi non si sono potuti registrare negli appositi moduli, ma che conosciamo quali residenti in Brindisi, e nelle quasi totalità giovani.
La presenza di cittadini brindisini, confortata dalle 50 firme apposte e le ulteriori 40, precedentemente menzionata, porta al numero di 90 i visitatori provenienti dalla città di Brindisi.
Dal resto della Puglia sono 13 le firme di visitatori.
Dal resto delle altre regioni d’Italia sono 27 le firme di visitatori, i cui gruppi più numerosi provenienti da Torino, Bologna, Varese e Ventimiglia.
Dall’estero risultano le firme di 35 visitatori, di cui elenchiamo qui di seguito la provenienza per nazionalità.
Francia: sono 15 le firme apposte, quasi tutte da Parigi, ed un nucleo famigliare da Lione (S. Etienne). Spagna: 8 visitatori, in gran parte Catalogna e Paesi baschi. A seguire Belgio, con 3 visitatori; Argentina con due, idem dall’Olanda, due visitatrici dagli USA e una dalla Polonia.
Analisi dell’affluenza, comparata con le attività svolte nei tre giorni.
La maggiore affluenza, oltre 90 visitatori ha coinciso con il giorno dell’inaugurazione, il 6 agosto, in cui si sono susseguite la presentazione della mostra, il dibattito e la visione del film “Oppenheimer”.
Grazie alla gentile disponibilità e la collaborazione da parte dei gestori della struttura del SantaSpazio, e l’impegno dei soci dell’Archivio Storico Benedetto Petrone-APS, si è potuto aprire al pubblico la Mostra sin dalla mattina del 6 agosto, intercettando, nei giorni seguenti, gruppi, o singole unità di turisti ai quali sono state illustrate, oltre che in italiano, in francese ed in inglese, le finalità e il percorso della mostra .
Il percorso della Mostra.
Nella successione dei pannelli della mostra “l’Hiroshima day con Gaza nel cuore”, si è voluto ricordare nell’80esimo anniversario delle atomiche sul Giappone, che quella orribile e gratuita strage di civili, non fu un momento isolato di follia stragista da parte di un singolo generale ma conseguenza dell’escalation di strategia bellica il cui inizio simbolico è stata la città di Guernica, durante la guerra civile in Spagna, replicata dai nazisti nel 1939, con il bombardamento di Varsavia, ma il cui acme fu raggiunto e pianificato dai Comandi Strategici delle Aviazioni degli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale.
A iniziare dal 1941, e grazie alla sinergia creatasi tra i rispettivi complessi militar-industriali inglese e statunitense, gli Alleati potettero disporre di enormi quantità di aeroplani capaci di diverse tonnellate di bombe esplosive ed incendiarie con le quali portare morte e distruzione sulle città tedesche, italiane, ed infine giapponesi durante l’intera Seconda Guerra Mondiale .
Brema, Amburgo, Dresda, Berlino, ma anche Napoli, Foggia, Milano, Genova, Torino, ecc subirono sanguinosi eccidi di civili e distruzioni immani, con lo scopo di piegare la “resistenza/resilienza” delle popolazioni soggette loro malgrado alla “straordinarietà/normalità “ dello stato di Guerra Totale cui le scelte criminali del nazismo e del fascismo li aveva portati.
Piegare i popoli con i bombardamenti a tappeto, con le “tempeste di fuoco”, gli eccidi di centinaia di migliaia di civili, per notte, concepito alla massima potenza dagli strateghi della RAF, in primis il Macellaio sir Arthur Harris, e dell’USAF, senza nessuna remora morale e con la supponenza e la giustificazione di portare la libertà e la democrazia nei cimiteri.
Da Hiroshima in poi è questa regola si è riproposta nella guerra di Corea, in quella del Vietnam, nelle “ guerre umanitarie” e di polizia internazionale o contro il “terrorismo internazionale” e che oggi nell’orrore di Gaza, ha il momento culminante e più disumano.
Strategie stragiste e strategie di produzione e di marketing che hanno contraddistinto sin dalla prima guerra mondiale, il rapporto tra evoluzione del sistema di produzione capitalista che arruola grandi masse proletarie in eserciti di operai e soldati alle proprie esigenze economiche e imperialiste, permeando il diritto bellico alle sue esigenze, coniando la concezione della “Guerra Totale” e che oggi in Gaza, è “Guerra senza limiti”, come giustamente definita da Papa Leone XIV.
L’articolazione della Mostra.
Quest’anno abbiamo voluto implementare la Mostra per adeguarli alle finalità che quest’anno si proponeva, affiancando la mostra storica “Cronaca di un bombardamento Atomica” della rivista Maquis, con alcuni pannelli che ripercorrevano i momenti cruciali dell’escalation della strategia di bombardamento a tappeto delle città, nella seconda guerra mondiale, e inserendo in ognuno le schede tecniche con foto degli aerei che portarono la morte sulle città d’Europa e del Giappone compresi i B-29 dell’atomica. Si è scelto di esporre i prodotti della morte della Boeing, i B-17, i B-24, i B-29 per dare una continuità con i B-52, che costruirono la loro fama con i bombardamenti sulle città del Vietnam del Nord e che oggi sono una delle punte del tridente del bombardamento strategico Statunitense, con le bombe atomiche dell’Apocalisse di cui sono dotati.
La Boeing quale esempio delle industrie pienamente compenetrate con le esigenze belliche e dalle quali traggono enormi benefici finanziari e di marketing.
Esse sono l’esempio del concetto che oggi si va affermando del Dual Use, in altre parole produrre indifferentemente per il civile e il militare autogiustificando la morte portata su gente inerme, poiché essa produce innovazione tecnologica, ricadute nel campo civile, generando ricchezza e benessere tra coloro che chiudono gli occhi e si voltano dall’altra faccia dinanzi ad orrori come quello di Gaza o quello della morte atomica.
Seguendo questo filo logico abbiamo ricordato alcune indicative stragi di civili italiani durante i bombardamenti sulle nostre città e in particolare il tentativo effettuato dalla RAF inglese nell’agosto del 1943, quando l’Italia esultava per la caduta del fascismo e sperava in una prossima sigla dell’armistizio, di sperimentare la “tempesta di fuoco” sulle città industriali del Nord e in particolare Milano. Su quest’ultima si accanirono per una settimana centinaia di bombardieri inglesi e solo un miracolo la salvò dalla completa distruzione e dal rogo nel quale la RAF aveva pianificato di incenerire l’intera classe operaia milanese. Un pannello che poneva questa domanda: “-Se quel diabolico piano fosse riuscito, chi sarebbe insorto, il 25 aprile del 1945?”- Quel tentato annicchilimento della classe operaia milanese quanto avrebbe condizionato i destini politici della nostra Nazione nel dopoguerra?
Gaza nel cuore
Oltre ad inserire in ogni pannello, riferimenti e confronti con quanto vive la popolazione di Gaza, abbiamo esposto tre “oggetti” particolarmente significativi.
1) Un simulacro in scala ridotta di una bomba blockbuster simile a quelle sganciate su Milano nel 1943 e alle stesse Bunker-buster lanciate ultimamente sui siti nucleari dell’Iran dai bombardieri USA e dagli Israeliani su Gaza.
2) Un pentolone in rame e delle taniche di acqua, desolatamente vuoti, con il commento: “-La vera atomica di Israele, ridurre alla fame e alla sete la popolazione di Gaza”-.
3) Una bandiera palestinese.
Evoluzione della mostra
Grazie all’esperienza maturata dall’Archivio Storico Benedetto Petrone-APS, in questi due anni di attività espositiva con mostre a carattere storico divulgativo, intendiamo portare nei prossimi mesi questa mostra, presso scuole e altri luoghi di unione, dotandola di elementi che attraggano un pubblico variegato con particolare attenzione alle fasce giovanili.
Grazie a contributi dei nostri soci, la mostra sarà integrata da oltre cento modellini in scala ridotta di aeroplani e relativi layout, al fine di far riflettere in maniera critica sull’attrazione diabolica che si ha verso i “prodotti del male” e su come dietro ogni aereo, nave, carro armato, anche in formato giocattolo vi sia il business della morte.
Il prossimo pannello che si andrà ad aggiungere alla mostra sarà quello dedicato ai bombardamenti subìti dalla città di Brindisi e sulle sue numerose vittime civili subite nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Antonio Camuso
Presidente dell’Archivio Storico Benedetto Petrone-APS
Mail: archiviobpetrone@libero.it info@archiviopetrone.it
Brindisi 15 agosto 2025
